Iosif Brodskij - Fondamenta degli incurabili (trascrizione)
- Andrea Russo
- 30 lug 2022
- Tempo di lettura: 2 min

ho sempre aderito all'idea che Dio sia
tempo o almeno che lo sia il suo spirito
magari era un'idea mia, di mia
fabbricazione ma adesso non ricordo
in ogni caso ho sempre pensato che se lo
spirito di Dio aleggiava sopra la faccia
dell'acqua l'acqua non poteva non rifletterlo
da qui il mio debole per l'acqua e le sue
pieghe rughe increspature e poiché sono
un nordico per il suo grigiore penso molto
semplicemente che l'acqua sia l'immagine del
tempo e la notte di capodanno con il gusto un
po' pagano cerco sempre di trovarmi vicino
all'acqua possibilmente davanti a un mare
o a un oceano per assistere all'affiorare di
una nuova porzione di un'altra tazza di tempo
non cerco una sirenetta nuda
a cavallo di una conchiglia
voglio vedere una nuvola o la cresta di
un'onda che lambisce la riva a mezzanotte
questo per me è tempo che esce dall'acqua
quando fisso il lungo pizzo che depone sulla
spiaggia non lo guardo con la curiosità di una
zingara sapiente ma con tenerezza e gratitudine
così ho messo gli occhi su questa città
questo è il come e nel mio caso il perché
non c'è nulla di freudiano in questa fantasia
o nulla che si ricolleghi specificatamente ai
cordati anche se non c'è dubbio si potrebbe
scoprire qualche nesso evoluzionistico se
non proprio ancestrale o autobiografico tra il
disegno che un'onda lascia sulla sabbia e lo
sguardo con cui lo osserva un discendente
dell'ittiosauro un altro mostro anche lui
il pizzo verticale delle facciate
veneziane è il più bel disegno che
il tempo alias acqua abbia lasciato sulla
terraferma in qualsiasi parte del globo
in più esiste indubbiamente una corrispondenza
se non un nesso esplicito tra la natura
rettangolare delle forme di quel pizzo
ossia degli edifici veneziani e l'anarchia
dell'acqua che disdegna la nozione di
forma è come se lo spazio consapevole
qui più che in qualsiasi altro luogo della
propria inferiorità rispetto al tempo gli
rispondesse con l'unica proprietà che
il tempo non possiede con la bellezza
ed ecco perché l'acqua prende questa risposta
la torce la ritorce la percuote la sbriciola
ma alla fine la porta pressoché
intatta verso il largo nell'adriatico
Commenti